Che fine fa il grasso quando perdiamo peso?
ultimo aggiornamento: 27 marzo 2018
Alcuni scienziati australiani hanno condotto uno studio per capire dove va a finire il grasso quando si dimagrisce. C'è molta confusione sull'argomento.
Lo studio in questione ha chiesto a 150 professionisti della salute che fine facesse il grasso perso durante un dimagrimento e ognuno ha spiegato diverse teorie, ma la maggior parte ha risposto in modo errato.
Quando ci mettiamo a dieta e facciamo attività fisica ci concentriamo sul bruciare calorie al fine di diventare magri.
Ma abbiamo mai pensato esattamente a come il grasso scompare dal nostro corpo?
Gli scienziati dell'Università del New South Wales hanno posto questa semplice domanda ai professionisti della salute: quando qualcuno perde peso, dove va a finire il grasso?
Ebbene, non viene trasformato in muscolo e non viene espulso attraverso le feci come molti sostenevano. Alcune risposte si avvicinavano alla realtà, dicendo che i grassi venissero trasformati in energia. Non è esattamente così.
Grassi a scopo energetico?
Nello specifico, attraverso un processo lungo e complicato che richiede ossigeno, le molecole di grasso vengono scomposte in anidride carbonica e acqua. Se una molecola si trasformasse direttamente in energia, si avrebbe una reazione nucleare e quindi un'esplosione che non può ovviamente accadere nelle cellule viventi (per fortuna!). Il processo di ossidazione degli acidi grassi è definito beta ossidazione e porta alla formazione di acetil-CoA che entra nel ciclo di Krebs per fornire ATP, ovvero la molecola energetica delle cellule.
Quindi sì, i grassi possono essere usati a scopo energetico (come appena spiegato), ma non vengono trasformati o convertiti in energia direttamente. Gli "scarti" di questo processo sono anidride carbonica e acqua che verranno poi espulsi. L'ossidazione dei grassi sta anche alla base della dieta chetogenica, utile sotto controllo medico quando ci sono molti kg da perdere.
Quindi qual è la risposta corretta?
Dal punto di vista biochimico, sappiamo che il grasso viene accumulato nel tessuto adiposo sotto forma di trigliceridi e il dimagrimento consiste nella mobilizzazione di questi trigliceridi accumulati negli adipociti. Successivamente, attraverso una serie di reazioni biochimiche che coinvolgono diversi enzimi i trigliceridi vengono ossidati.
Quindi quando dimagriamo e perdiamo grasso, quest’ultimo viene ossidato e convertito in anidride carbonica e acqua. L’anidride carbonica viene espirata mentre l'acqua rimane in circolo fino a quando non viene persa sotto forma di urine, sudore, lacrime o altri fluidi corporei. Precisamente di 10 kg di grasso che vengono persi, 8,4 kg vengono espulsi dai nostri polmoni e il restante 1,6 kg diventa acqua. In altre parole, quasi tutto il peso che perdiamo viene esalato.
Molto semplicemente quindi, quando perdiamo peso, la maggior parte del grasso ossidato viene espulso attraverso la respirazione. Possiamo dire dunque che i polmoni sono i principali organi escretori del dimagrimento.
Infine, ricordiamo che per ottenere una perdita di peso e in particolare una perdita di massa grassa non basta soltanto l’attività fisica, ma è necessaria una dieta bilanciata e ipocalorica rispetto al proprio fabbisogno energetico giornaliero che fornisca un sufficiente apporto di proteine per limitare la perdita di massa muscolare.
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Inoltre è importante avere dei mitocondri ben funzionanti poiché è proprio a livello di questi piccoli organelli cellulari che avviene l’ossidazione dei grassi. Fortunatamente è possibile potenziare l’efficienza mitocondriale, e quindi l’ossidazione dei grassi, attraverso diverse strategie tra cui l’attività aerobica e alcune sostanze antiossidanti (come il coenzima Q10 e alcune vitamine), per contrastare la formazione di radicali liberi, i quali, se presenti in eccesso, possono danneggiare la membrana mitocondriale compromettendone la funzionalità.
Ora facciamo un bel respiro... e andiamo ad allenarci!