Le regole di Schwarzenegger per avere successo
ultimo aggiornamento: 14 giugno 2019
Arnold Schwarzenegger è uno degli uomini di maggior successo al mondo. Le regole che ha seguito per realizzare i suoi obiettivi sono diventate virali.
Leggendo la biografia di Arnold Schwarzenegger sembra di vivere un film alla Forrest Gump. La vita dell'iconico campione di bodybuilding e star del cinema è costellata da una moltitudine di eventi incredibili e molto particolari che lo hanno reso ciò che è ora. Uno degli uomini di maggior successo al mondo.
La sua caratteristica principale è stata quella di riuscire a realizzare tutti i suoi sogni e quindi viene logico domandarsi come abbia fatto. Scopriamolo insieme.
REGOLA 1 - Avere un obiettivo
Senza avere ben chiaro nella nostra mente un obiettivo da raggiungere, rischiamo solamente di vagare nella speranza che qualcosa di buono accada ma non otterremo mai ciò che desideriamo realmente.
Sarebbe come avere la miglior nave del mondo, o il miglior aereo del mondo, con il miglior capitano e il miglior equipaggio... ma senza una rotta e una meta, potranno solamente vagare nel mare o nei cieli. Sarà molto più facile finire nel posto sbagliato che in quello desiderato.
Arnold Schwarzenegger aveva una visione molto chiara del suo futuro. Nacque nel 1947 in Austria, dopo la Seconda Guerra Mondiale. E non vedeva l’ora di abbandonare il suo paese natale. Non osava neanche immaginare di dover diventare un contadino, un operaio o un poliziotto locale come il padre. Lottò contro il volere dei propri genitori, che avrebbero voluto restasse per avere “una vita normale”. Quella però era la visione dei suoi genitori, non la sua. Arnold ha sempre pensato di essere speciale e destinato a qualcosa di unico.
La maggior parte delle persone non hanno idea di cosa riserverà loro la propria vita. Arnold invece lo sapeva fin dall'inizio e aveva tutto molto chiaro nella propria testa. Quando si ha un obiettivo ben definito, tutto diventa molto più facile.
Alcune statistiche dicono che oltre il 70% delle persone odia il proprio lavoro. Questo accade perché non si ha un obiettivo e si finisce a lavorare per realizzare l’obiettivo di qualcun’altro.
Quindi visualizziamo il nostro obiettivo e impostiamo la rotta per raggiungerlo!
REGOLA 2 - Ignorare i pessimisti
Siamo e saremo sempre circondati da persone invidiose o semplicemente che vogliono abbatterci e infrangere i nostri sogni. Spesso accade perché le persone non sono soddisfatte della propria vita e soffrono nel vedere qualcun'altro che ha successo.
Ci sarà sempre qualcuno pronto a dire che i nostri sogni sono impossibili da realizzare.
Le frasi negative che sentiamo devono trasformarsi in positive nel nostro cervello.
“Non puoi farlo” diventa “PUOI FARLO”.
“No” diventa “Sì”.
“È impossibile” diventa “È POSSIBILE”.
Come disse Nelson Mandela: "Sembra sempre impossibile, finché non viene fatto".
REGOLA 3 - Lavorare duramente
Non esistono pillole magiche come vogliono farti credere i venditori di integratori, di bibitoni, gli “esperti” e i guru del fitness. L’unico modo per realizzare i propri sogni e i propri obiettivi è quello di lavorare duramente ogni giorno.
È incredibile quante persone dicano “non ho tempo”. Può essere tempo per allenarsi ma anche tempo per studiare. Tempo da dedicare ai propri sogni e obiettivi da realizzare.
Immaginiamo di dedicare un’ora al giorno alla lettura su una qualsiasi materia di cui siamo appassionati. Quanto possiamo apprendere con 365 ore di lettura nel corso di un anno? Tantissimo! E se dedicassimo un’ora a una passione o a un business, tutti i giorni... Dove saremmo tra un anno? Quanto sarà cresciuta questa passione o questo business con 365 ore di lavoro sulle spalle?
Immaginiamo quanta strada si può fare dedicando del tempo ai nostri sogni.
Abbiamo 24 ore al giorno. Ipotizzando almeno 6-7 ore di sonno, restano ancora 17-18 ore. 8-10 ore è la media di ore lavorative quotidiane. Restano quindi 7-8 ore. Togliendo il tempo per gli spostamenti vari e per mangiare... non riusciamo a trovare un’ora al giorno? Una sola ora corrisponde al 4% dell’intera giornata, pensiamoci.
Da questo punto di vista, dire di non avere tempo è davvero una scusa patetica!
Un giorno ad Arnold Schwarzenegger dissero: “io non ho tempo, dormo almeno 8-9 ore a notte”.
Lui rispose: “Dormi più velocemente!”.
Il tempo a disposizione c’è, basta organizzarsi e avere la volontà di impegnarsi verso i propri obiettivi!
Arnold Schwarzenegger quando si trasferì negli Stati Uniti passava le proprie giornate studiando al college, lavorando nell'edilizia, allenandosi in palestra e prendendo lezioni di inglese e di recitazione. Non c’era alcun minuto delle sue giornate che fosse sprecato. Faceva tutto con estremo piacere e forza di volontà poiché sapeva che ogni allenamento, ogni serie, ogni ripetizione, ogni mattone, ogni lezione… tutte queste cose lo stavano avvicinando sempre di più ai suoi obiettivi.
Arnold non vedeva l’ora dell’allenamento successivo, della lezione successiva, del mattone successivo. Questa è stata la sua mentalità fin da prima che avesse successo, anzi, è proprio grazie a questa mentalità che ha avuto successo.
REGOLA 4 - Non serve un piano B
Siamo già circondati da pessimisti e persone che vogliono abbatterci. Ma a questo abbiamo capito come reagire, spegnendo tutte le negatività altrui.
Il problema nasce quando noi stessi iniziamo a dubitare delle nostre capacità e del nostro obiettivo. Questo è molto pericoloso. Significa pensare: “E se il mio piano non funzionasse? Dovrò avere un piano B, per avere le spalle coperte”.
Avere un Piano B significa investire comunque tempo, energie e pensieri... togliendoli dall'obiettivo principale.
Diventa importante capire che senza le spalle coperte, saremo spronati per dare il massimo. Nello sport come nel lavoro. Un atleta in una finale olimpica non ha un piano B: deve dare il massimo in quell'unica occasione, e spesso ci riesce. Un chirurgo quando effettua un intervento deve essere impeccabile poiché c’è in gioco la vita di una persona: non c’è piano B.
Avere un Piano B è la ricetta perfetta per non realizzare il nostro obiettivo numero 1. Molte persone preferiscono avere un piano B poiché hanno paura di fallire. E questo ci porta al punto successivo.
REGOLA 5 - Non aver paura di fallire
Non c’è nulla di male nel fallimento. Il fallimento è la strada per il successo. Dobbiamo fallire per arrivare a realizzare i nostri sogni. Nessuno ha avuto successo al primo colpo.
Tutti falliamo, non c’è nulla di sbagliato.
Ciò che è sbagliato, è demoralizzarsi dopo un fallimento e non ripartire. Dopo un fallimento, ci si rialza, ci si rimbocca le maniche e si ricomincia con ancora più voglia di prima.
I perdenti cadono e restano a terra.
I vincenti cadono, si rialzano, cadono, si rialzano, cadono e si rialzano nuovamente.
Aver paura del fallimento è pericoloso perché ci riempie di dubbi, di perplessità, e ci impedisce di continuare a lavorare nel migliore dei modi per realizzare i nostri obiettivi. Per dare il massimo abbiamo bisogno che la nostra mente sia lucida e senza preoccupazioni.
REGOLA 6 - Aiutare gli altri
Arnold Schwarzenegger fu un immigrato negli Stati Uniti ed ebbe subito moltissimo aiuto da parte di molte persone. Per questo, ai suoi occhi, l’America è il paese più generoso del mondo. Arnold ha quindi sempre desiderato un giorno poter aiutare gli altri e restituire questa generosità. Non è un uomo che “si è fatto da solo” come molti sostengono. Ha avuto grande successo anche grazie all'aiuto ricevuto in varie fasi della sua vita da altre persone generose.
Se vediamo qualcuno che ha bisogno del nostro aiuto e possiamo aiutarlo, sia per lo studio, per l’allenamento, per il lavoro... facciamo il possibile e diamogli una mano.
È così che si cresce. Aiutandosi a vicenda.