BCAA: sono tutti uguali? Quelli da fonti animali fanno paura
ultimo aggiornamento: 13 settembre 2018
Non tutti gli amminoacidi sono creati allo stesso modo. È infatti noto che alcuni siano prodotti da fonti vegetali mentre altri abbiano origini animali.
Nel titolo del nostro articolo vogliamo enfatizzare all’estremo il concetto: gli amminoacidi da fonti animali sono stati i più usati per tantissimo tempo ma ora ce ne sono molti a origine vegetale. Perchè quindi dovremmo preoccuparci per le origini animali di certi BCAA (amminoacidi a catena ramificata)? Proviamo a fare un po’ di chiarezza in modo che ognuno di noi possa porsi il dubbio e fare la scelta migliore.
BCAA e integratori di glutammina vengono prodotti utilizzando sia fonti animali che fonti vegetali. Questo è un dato di fatto. Però non tutti i brand di integratori informano i propri clienti su quali siano le materie prime usati per i loro BCAA. Dopotutto, l’elemento chimico finale è sempre lo stesso giusto? Un ragionamento simile viene fatto spesso anche dai clienti stessi per giustificare l’acquisto di prodotti molto economici o dei quali non sappiamo chiaramente l’origine.
BCAA da fonti vegetali
Un vantaggio di scegliere un prodotto che abbia origini vegetali c’è sicuramente se siamo vegetariani o vegani. Solo usando BCAA prodotti con una fermentazione 100% vegetale potremmo essere sicuri di rispettare la nostra alimentazione. Le materie prime utilizzate per questi prodotti sono solitamente il mais e la soia.
Gli unici rischi riguardano gli allergeni ed eventuali coltivazioni OGM. Fortunatamente le normative vengono in nostro aiuto. Se presenti, gli ingredienti allergenici (esempio cereali con glutine) devono essere indicati in etichetta. Quindi se l'allergene non è indicato sulle etichette, significa che il prodotto non contiene tale allergene come ingrediente o come parte di un ingrediente: su questo possiamo andare sul sicuro. Lo stesso discorso vale per le coltivazioni OGM. Se presente, l’ingrediente OGM deve essere indicato in etichetta.
Il problema quindi per noi clienti nasce dal fatto che sono davvero pochi i brand che ci informano sull’origine dei propri integratori. Sono infatti poche le marche che scrivono chiaramente sulla confezione che l’integratore in questione è stato prodotto usando una fermentazione vegetale. Ne deduciamo che i prodotti senza tale informazione siano prodotti a origine animale.
La domanda che ci viene naturale è la seguente: perchè la maggior parte delle marche di integratori non dice chiaramente quale sia la fonte dei propri BCAA sulla confezione?
Gli unici prodotti che indicano la fonte sono sempre quelli con origine vegetale. Ci viene logico pensare che chi non mostri questa informazione sui prodotti utilizzi fonti animali, ma allora perchè non indicarlo chiaramente? Magari tali fonti non sono proprio ideali per farsi pubblicità?
BCAA da fonti animali
I BCAA prodotti utilizzando fonti animali sono stati sicuramente i più popolari fino a pochissimo tempo fa (e molto probabilmente lo sono tutt’ora): il motivo principale è il costo inferiore e l’abbondanza delle materie prime. Ma solo recentemente i clienti hanno iniziato a interrogarsi su quali siano le sorgenti di questi prodotti e di conseguenza solo negli ultimi anni è aumentata la richiesta di BCAA da fonti vegetali.
Fortunatamente le associazioni dei consumatori e le aziende hanno iniziato a preoccuparsi maggiormente della qualità degli alimenti per garantire la salute dei propri clienti. Molti produttori internazionali di BCAA utilizzano dei fornitori Cinesi sia per i prodotti a origine animale che vegetale. Il problema nasce quando si vanno ad analizzare quali siano le fonti animali. Le più comuni sono principalmente le piume d’anatra e in secondo luogo i peli di maiale. Ma si è scoperto che alcune aziende utilizzano anche i capelli umani: su questo tema si è aperto un grande dibattito ed è principalmente questo il motivo per cui i consumatori hanno aumentato la richiesta di prodotti a origine totalmente vegetale.
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Resta un fatto indiscutibile: i prodotti alimentari della Cina vengono esportati in gran parte del mondo. Altrettanto vero è che i processi necessari alla fabbricazione di prodotti come i BCAA da fonti vegetali al 100% sono costosi e richiedono molto più tempo rispetto alle fonti animali. Di conseguenza, l'uso di fonti a basso costo, che includono piume d'anatra e pelo di maiale, nella preparazione di questi integratori è ugualmente utilizzato.
Ne risulta come sia estremamente importante informarsi su quali siano le origini degli integratori che molte persone utilizzano giornalmente. Da clienti, cerchiamo quindi di informarci il più possibile sui marchi cui ci affidiamo abitualmente. Se siamo vegetariani o vegani, la scelta deve ricadere senza dubbio su prodotti che dichiarano chiaramente l’utilizzo di fonti vegetali. Se siamo onnivori invece abbiamo la possibilità di scelta. Ma se non sappiamo quali siano le origini del prodotto che stiamo assumendo, siamo disposti ad accettare l’utilizzo di un integratore prodotto con piume d’anatra, peli di maiale o, nel peggiore dei casi, capelli umani?